Come è noto, nel corso della settimana scorsa è avvenuta la distribuzione dei nuovi sacchi per la raccolta rifiuti. Sono state coinvolte sia le utenze domestiche (famiglie e privati) che le utenze non domestiche (aziende, uffici, esercizi commerciali).
Le novità rispetto al passato riguardano le modalità di assegnazione dei sacchi per la raccolta indifferenziata (sacchetto semitrasparente viola) che prevede, in particolare per le utenze domestiche, una dotazione commisurata al numero dei componenti la famiglia:
- 1 solo componente: dotazione annua 90 sacchi
- Fino a quattro componenti: dotazione annua: 105 sacchi
- Oltre quattro componenti: dotazione annua: 135 sacchi
Ogni sacco reca impresso un codice a barre e in sede di consegna tale codice viene abbinato all’utente.
La legge prevede che entro il 2020 la percentuale di raccolta differenziata non potrà essere inferiore al 65% e che la quantità massima di rifiuto indifferenziato pro-capite non potrà superare i 159 kg.
Tali obiettivi sono ancora lontani.
Al fine di responsabilizzare i cittadini a differenziare meglio i rifiuti, i sacchi eventualmente necessari oltre quelli che sono stati recentemente consegnati, dovranno essere acquistati esclusivamente presso il Comune di appartenenza ed avranno un costo pari a 1,20 euro.
E’ bene chiarire che tale costo non ha nulla a che vedere con il costo di produzione del sacchetto ma è rapportato al costo di smaltimento del contenuto dello stesso (cioè del rifiuto) come da formula che segue:
- Peso specifico medio: 0,25 KG/LITRO
- Capacità del sacchetto: 30 LITRI
- Costo di smaltimento di un kg di rifiuto indifferenziato: 0,16 euro
0,25 x 30 x 0,16 = 1,20*
*(Fonte: Regolamento del servizio integrato per la gestione dei rifiuti urbani – approvato dal Consiglio Comunale in data 23.10.2017)
Tale precisazione è doverosa onde evitare equivoci. Il costo di un sacchetto dal produttore è infatti di circa 2 centesimi oltre ad iva per i sacchi di 30 litri e di circa 5 centesimi oltre ad iva per i sacchi da 100 litri.
La novità introdotta quest’anno ha coinvolto migliaia di cittadini in 38 Comuni su 42 interessati ed ha comportato il divieto di utilizzare i sacchi forniti negli anni precedenti.
Le dotazioni residue degli anni precedenti non potranno più essere utilizzate.
Uno modesto spreco necessario per permettere di avviare la nuova modalità di gestione dei rifiuti.
La modestia dello spreco è facilmente intuibile: per ogni 100 sacchi inutilizzati, il costo è pari a poco più di 2 euro.
Confidiamo che le dotazioni fornite ai cittadini negli anni scorsi fossero congrue al reale utilizzo.
Riteniamo che la consapevolezza della necessità di ridurre le quantità di rifiuti indifferenziati sia diffusa e sentita.
Produrre meno rifiuti permetterà di ridurre il costo dello smaltimento e quindi gli oneri a carico di ogni cittadino. Sotto il profilo strettamente etico, è un obbligo che tutti noi abbiamo verso le generazioni che verranno.
Ricordiamo infine che dal giorno 24 GENNAIO 2018 dovranno essere utilizzati esclusivamente i nuovi sacchetti. Ogni altro sacchetto non sarà ritirato.